1. Che cos’è la paura?

La paura è un’emozione primaria, cioè una di quelle emozioni “primordiali” che stanno alla base della nostra umanità e del nostro funzionamento.

La paura è anche la più “veloce” delle emozioni: in pochi millesimi di secondo, al comparire di determinati stimoli che indicano pericolo, il battito cardiaco aumenta, così come la respirazione e una buona dose di adrenalina viene rilasciata in circolo dalle ghiandole surrenali, proprio per poterci permettere di combattere o fuggire immediatamente da situazioni di pericolo.

Per essere così rapida questa emozione deve passare attraverso i circuiti automatici del cervello, cioè quelli che lavorano sotto il livello della coscienza.

  1. È possibile vivere senza la paura?

Viste le premesse, se anche fosse possibile, non sarebbe desiderabile. Chi rinuncerebbe mai ad un meccanismo salva vita così prezioso ed efficiente? La paura, infatti non ci preserva solo da situazioni di enormi pericoli – quelle da film per intenderci –, ma anche e soprattutto da quelle quotidiane.

La paura ci può aiutare a mantenere l’equilibrio per non cadere da una scala, a fermarci un attimo prima di essere investiti da una macchina,  evitare con agilità imprevista un getto di acqua bollente che fuoriesce dalla pentola della pasta.

La paura quindi è un’emozione indispensabile alla nostra vita. Purtroppo accade che per alcune persone, e in alcuni momenti della loro vita, il circuito della paura si attivi in modo eccessivo, anche quando sembra non essercene bisogno.

  1. Cosa si può fare di fronte a questa paura eccessiva o agli attacchi di panico?

Una persona che soffra di queste problematiche e si rivolga ai miei servigi professionali viene innanzitutto invitata a spiegare in modo dettagliato come funziona il suo problema. Il compito del professionista in questo caso è anche di aiutare il processo di studio del funzionamento del problema, al fine di capire come funziona quella specifica paura.

Allo stadio iniziale è importante capire se si tratta di una fobia specifica, o se la persona soffre di attacchi di panico, o ancora di una non ben definibile ansia.

Partendo da qui si va poi ad approfondire il funzionamento del problema in modo da capire come sia possibile gestirli e risolverli. Se la paura non si può e non si deve eliminare dalla propria vita, si può imparare a non esserne dominati quando non serve.